Torna Femme Battute, il calendario realizzato dall’APS G.I.R.A.F.F.A. e dalla Fondazione Di Vagno, che fa bene alle donne e, quest’anno, anche ai bambini di Gaza

16/12/2025

Torna il calendario “Femme Battue” per un 2026 contro la violenza di genere in ogni sua declinazione. Un calendario a sostegno del centro antiviolenza “Paola Labriola” e delle donne che il centro accoglie, di ogni età e ceto di provenienza, e ospita nella casa in cohousing denominata “V.I.T.A.”.

Realizzato dall’associazione APS G.I.R.A.F.F.A. e dal Centro LIBREXPRESSION il centro di satira politica della Fondazione Di Vagno, nel calendario compaiono le vignette di illustratori e illustratrici di fama internazionale. Sedici vignette per raccontare le diverse declinazioni della violenza: domestica, sessuale, mutilazioni genitali femminili, stalking, economica. Per raccontare le solitudini che vive chi è vittima di violenza e tutte le sfumature che i cicli violenti comportano.
Il focus di questa edizione, la sesta consecutiva, è sulle guerre che interessano diversi Paesi nel mondo, i genocidi, le violenze che le donne subiscono e i danni procurati alle bambine e ai bambini. Alcune di quelle donne riescono a sfuggire e cercare protezione e sostegno, altre purtroppo no.
La loro storia è la protagonista delle vignette del palestinese Fadi Toon (Fadi Abou Hassan) oggi trapiantato in Norvegia, di Andrea Arroyo originaria del Messico oggi negli Stati Uniti, dell’afghano Shahid Atiqullah ora in Svizzera, degli italiani Uber, Marilena Nardi, Marco De Angelis e Alagon (Virginia Cabras), del danese Niels Bo Bojesen, della francese Trax (Christine Traxeler), di Tjeerd Royaards dai Paesi Bassi, di Mary Zins dagli Stati Uniti e dello spagnolo Kap (Jaume Capdevilla).

Sin dal primo anno, le donazioni sono servite a restituire un futuro alle donne seguite dall’associazione, a supportare le donne che vogliono ricominciare a vivere, a pagare loro delle borse lavoro, ad aiutarle a riprendere gli studi, ad anticipare le mensilitĂ  per una casa in affitto. E quest’anno una parte del ricavato sarĂ  donato ai bambini di Gaza, a loro è dedicata anche la copertina del calendario 2026.

“Abbiamo deciso – ha affermato la presidente dell’APS G.I.R.A.F.F.A. Maria Pia Vigilante – di donare parte dei ricavati alle donne, alle bambine e ai bambini di Gaza poichĂ© oggi lo stupro di guerra, ha superato il semplice significato di “bottino di guerra” assumendo negli attuali conflitti valenze complesse, diventando strategia offensiva vera e propria “arma”, divenendo un mezzo di distruzione etnica e strumento di genocidio. Tanto da poter affermare che il corpo della donna è divenuto il vero luogo della guerra così stigmatizzando sempre di piĂą la mentalitĂ  patriarcale dell’uomo etero cis”.

“Ancora una volta promuoviamo un progetto (Femme Battue) che, pur nella sua dolorosa bellezza, ci aiuta a tradurre la realtĂ . Le vignette di donne, bambini e bambine di questo calendario saranno un richiamo quotidiano alla necessitĂ  di lavorare intensamente per la pace – ha dichiarato Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno – La guerra distrugge i luoghi, ma anche le vite delle persone, cancella generazioni e brucia il futuro. In tante parti del mondo, l’infanzia è un sogno spezzato. Dietro ogni immagine di distruzione ci sono piccoli occhi che hanno visto troppo, troppo presto. Femme Battue 2026 ci aiuta a sottolineare che vivere in pace vuol dire garantire che ogni bambino possa crescere sereno, libero dalla paura e dalla fame, e che ogni donna possa essere rispettata e amata”.

“In tutto il mondo, anche in condizioni di pace, la violenza contro le donne e contro i bambini e le bambine, insieme con le disuguaglianze di genere, persistono nonostante l’esistenza di leggi che ne limitano la frequenza o l’ampiezza – ha detto Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression della Fondazione Di Vagno – I progressi ottenuti finora sono messi in discussione da governi reazionari e retrogradi. L’America di Trump ne è un esempio e sembra ispirare molti altri Stati o partiti politici. In tutto il mondo. Nelle guerre attuali, le parti in conflitto ignorano chiaramente lo “ius in bello” che da decenni cercava di umanizzare i conflitti e limitare le violenze contro i civili. La crudeltĂ  intrinseca di chi combatte, a scapito delle popolazioni indifese, esplode senza freni nell’indifferenza generale. Le vignette di questo calendario, parte delle quali esposte nelle mostre allestite in occasione del Festival Lectorinfabula, possono contribuire a risvegliare le coscienze”.

Il calendario “Femme Battue 2026” (il cui costo ammonta a € 10 + spese di spedizione) può essere prenotato inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica info@giraffaonlus.it
Il versamento potrà essere fatto sul conto corrente dedicato intestato a “Giraffa APS, IBAN di Giraffa: IT53F0501804000000010001147 con la causale Calendario Femme Battue 2026.
Per informazioni chiamare il numero 0805741461.

Femme Battue è stata in Francia per una mostra accessibile gratuitamente da giugno a settembre 2025, in una piccola sala espositiva situata nel prolungamento della biglietteria-negozio del Castello di Creully-sur-Seulles. Quasi tutti i visitatori del castello hanno quindi scoperto la mostra, prima o dopo la visita al castello medievale, per un totale di 4.960 visitatori. Tra questi, 450 visitatori sono venuti solo per visitare la mostra “Violenza sessista e sessuale, apriamo gli occhi!”.
Durante un festival musicale al castello, è stata inoltre avviata una collaborazione con il Camion des Femmes (un camion itinerante il cui obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza domestica e sessuale), in concomitanza con la presenza della mostra in loco.
Ora la mostra girerĂ  tra diversi istituti scolastici:
– Il liceo Charles de Gaulle a Caen (dal 18 novembre fino alla fine di dicembre);
– Il Collège di Creully-sur-Seulles (dal 5 gennaio al 6 febbraio 2026);
– Il Collège di Courseulles-sur-Mer (aprile – maggio 2026).